Coda di Volpe, uva citata già da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” col nome di “Cauda Vulpium” per il suo grappolo che in piena maturazione assume, appunto, la forma della coda della volpe.
Dal colore giallo leggermente dorato , contraddistinto da riflessi che tendono al paglierino. Albicocca, pesca e sentori che voltano in direzione minerale rendono il boquet aromatico sentito al naso ampio e singolare. Al palato è di media struttura, corposo al palato termina con un sapore minerale.